Cooperativa Tre Fiammelle a Foggia, un nuovo inizio all’insegna della legalità

C’è una storia, in queste settimane, che sta facendo il giro di Foggia e non solo. È la storia di una cooperativa che ha saputo attraversare la tempesta e tornare, con i piedi ben piantati a terra, là dove per oltre sessant’anni ha costruito il proprio nome: al fianco delle istituzioni, nei servizi pubblici, nei cantieri quotidiani della città. La Coop Tre Fiammelle non è un nome nuovo per chi, da anni, segue il mondo del Facility Management italiano. Fondata nel 1959, la cooperativa foggiana ha scritto pagine importanti nei settori della sanificazione, della manutenzione degli impianti, della gestione del verde e dei servizi integrati.

Un’impresa che ha saputo crescere in silenzio, costruendo nel tempo un’organizzazione capace di gestire appalti complessi per enti pubblici e privati, sempre con una solida base territoriale.

Ma come ogni storia che si rispetti, anche questa ha conosciuto il suo momento più difficile. Tutto accade nel 2023, quando arriva l’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Foggia. Un colpo durissimo, che avrebbe potuto affondare definitivamente la cooperativa.

E invece, proprio lì, in quel punto critico, la storia ha preso una direzione diversa. Invece di cedere al peso delle ombre, la cooperativa ha accettato la sfida di un controllo giudiziario imposto dal Tribunale Ordinario di Bari. Un controllo che, è bene ricordarlo, non ha bloccato l’attività dell’azienda, ma l’ha accompagnata lungo un rigoroso percorso di revisione interna.

È così che Tre Fiammelle ha riscritto il proprio destino. Affidandosi alla guida esperta dell’amministratore giudiziario Avv. Luca D’Amore e sotto la presidenza del Generale Gerardo Vincenzo Restaino, la cooperativa ha messo mano a ogni ingranaggio della macchina aziendale. Sono stati riscritti i protocolli interni, rafforzati i controlli, aggiornati i sistemi di selezione del personale, introdotte nuove procedure di compliance. Un vero e proprio self-cleaning profondo, trasparente, visibile. Non una facciata, ma un cambio di pelle strutturale. Tanto che la stessa cooperativa, nel pieno del clamore mediatico, ha chiesto e ottenuto la pubblicazione di una replica ufficiale sui media locali e nazionali per ribadire il senso del lavoro avviato: “A seguito del controllo giudiziario disposto dal Tribunale Ordinario di Bari con Decreto n. 3/2023 del 19.09.2023, la Società Cooperativa Tre Fiammelle ha intrapreso un percorso di rinnovamento e trasparenza, confermando il proprio impegno verso la legalità…”.

E ora, quasi a suggellare questo lungo cammino di rigenerazione, è arrivata la notizia che molti a Foggia hanno interpretato come “la chiusura del cerchio”. Tre Fiammelle si è appena aggiudicata il nuovo maxi-appalto triennale per la pulizia e la sanificazione degli immobili comunali della città: scuole, uffici, impianti sportivi e aree verdi. La gara, gestita dalla Stazione Unica Appaltante della Provincia di Foggia secondo il nuovo Codice dei Contratti, ha visto sfidarsi oltre venti operatori economici, compresi alcuni big nazionali del settore.

Alla fine, la cooperativa foggiana ha messo tutti in fila. Miglior offerta tecnica, pienamente valida anche sotto il profilo economico, con un ribasso giudicato congruo dalla Commissione guidata da un ufficiale della Guardia di Finanza. Il valore complessivo della commessa sfiora i 3,2 milioni di euro.

A pochi mesi dalla naturale scadenza del periodo di controllo giudiziario, questa nuova vittoria appare come il segno tangibile di un lavoro che ha dato i suoi frutti. Non solo un appalto vinto, ma il simbolo di un’identità recuperata, di una fiducia istituzionale riconquistata, di una cooperativa che ha saputo attraversare la zona d’ombra e riprendersi il proprio posto, con la forza del lavoro quotidiano. Oggi Tre Fiammelle non è più la stessa di ieri: è più trasparente, più strutturata, forse anche più forte di prima. E continua a scrivere, con il suo lavoro, una storia che merita di essere raccontata.

Cooperativa Tre Fiammelle a Foggia, un nuovo inizio all’insegna della legalità

C’è una storia, in queste settimane, che sta facendo il giro di Foggia e non solo. È la storia di una cooperativa che ha saputo attraversare la tempesta e tornare, con i piedi ben piantati a terra, là dove per oltre sessant’anni ha costruito il proprio nome: al fianco delle istituzioni, nei servizi pubblici, nei cantieri quotidiani della città. La Coop Tre Fiammelle non è un nome nuovo per chi, da anni, segue il mondo del Facility Management italiano. Fondata nel 1959, la cooperativa foggiana ha scritto pagine importanti nei settori della sanificazione, della manutenzione degli impianti, della gestione del verde e dei servizi integrati.

Un’impresa che ha saputo crescere in silenzio, costruendo nel tempo un’organizzazione capace di gestire appalti complessi per enti pubblici e privati, sempre con una solida base territoriale.

Ma come ogni storia che si rispetti, anche questa ha conosciuto il suo momento più difficile. Tutto accade nel 2023, quando arriva l’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Foggia. Un colpo durissimo, che avrebbe potuto affondare definitivamente la cooperativa.

E invece, proprio lì, in quel punto critico, la storia ha preso una direzione diversa. Invece di cedere al peso delle ombre, la cooperativa ha accettato la sfida di un controllo giudiziario imposto dal Tribunale Ordinario di Bari. Un controllo che, è bene ricordarlo, non ha bloccato l’attività dell’azienda, ma l’ha accompagnata lungo un rigoroso percorso di revisione interna.

È così che Tre Fiammelle ha riscritto il proprio destino. Affidandosi alla guida esperta dell’amministratore giudiziario Avv. Luca D’Amore e sotto la presidenza del Generale Gerardo Vincenzo Restaino, la cooperativa ha messo mano a ogni ingranaggio della macchina aziendale. Sono stati riscritti i protocolli interni, rafforzati i controlli, aggiornati i sistemi di selezione del personale, introdotte nuove procedure di compliance. Un vero e proprio self-cleaning profondo, trasparente, visibile. Non una facciata, ma un cambio di pelle strutturale. Tanto che la stessa cooperativa, nel pieno del clamore mediatico, ha chiesto e ottenuto la pubblicazione di una replica ufficiale sui media locali e nazionali per ribadire il senso del lavoro avviato: “A seguito del controllo giudiziario disposto dal Tribunale Ordinario di Bari con Decreto n. 3/2023 del 19.09.2023, la Società Cooperativa Tre Fiammelle ha intrapreso un percorso di rinnovamento e trasparenza, confermando il proprio impegno verso la legalità…”.

E ora, quasi a suggellare questo lungo cammino di rigenerazione, è arrivata la notizia che molti a Foggia hanno interpretato come “la chiusura del cerchio”. Tre Fiammelle si è appena aggiudicata il nuovo maxi-appalto triennale per la pulizia e la sanificazione degli immobili comunali della città: scuole, uffici, impianti sportivi e aree verdi. La gara, gestita dalla Stazione Unica Appaltante della Provincia di Foggia secondo il nuovo Codice dei Contratti, ha visto sfidarsi oltre venti operatori economici, compresi alcuni big nazionali del settore.

Alla fine, la cooperativa foggiana ha messo tutti in fila. Miglior offerta tecnica, pienamente valida anche sotto il profilo economico, con un ribasso giudicato congruo dalla Commissione guidata da un ufficiale della Guardia di Finanza. Il valore complessivo della commessa sfiora i 3,2 milioni di euro.

A pochi mesi dalla naturale scadenza del periodo di controllo giudiziario, questa nuova vittoria appare come il segno tangibile di un lavoro che ha dato i suoi frutti. Non solo un appalto vinto, ma il simbolo di un’identità recuperata, di una fiducia istituzionale riconquistata, di una cooperativa che ha saputo attraversare la zona d’ombra e riprendersi il proprio posto, con la forza del lavoro quotidiano. Oggi Tre Fiammelle non è più la stessa di ieri: è più trasparente, più strutturata, forse anche più forte di prima. E continua a scrivere, con il suo lavoro, una storia che merita di essere raccontata.

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